I consigli del farmacista

I consigli del
Dott. Guardiani

Tarassaco

 Utilizzi principali.


-Attività diuretica, depurativa, coleretica e colagoga.


 Sostanze attive.


-Flavonoidi. Vitamine (B1 B2, C, E), steroli, triterpeni, acido taraxinico.


 Attività biologica.


E'comunemente conosciuto come dente di leone, soffione o piscialetto. E' una pianta spontanea tipica dei climi temperati, cresce praticamente ovunque, nei prati, nei sentieri, ma anche ai bordi delle strade. Facilmente riconoscibile dalle sue foglie oblunghe e lanceolate non solo viene utilizzata nella medicina popolare, ma anche in cucina. In Piemonte è consumato con le uova sode durante le scampagnate di Pasquetta. I petali dei fiori vengono utilizzate perdare un po' di colore alle insalate mentre le foglie ne rappresentano una vera e propria gustosa variante, le radici invece essiccate e tostate, una volta macinate possono essere utilizzate per sostituire il caffè, come ai tempi della guerra, mantenendo integre le stesse capacità digestive.

Ma quali sono i suoi utilizzi? Vediamoli subito. Il tarassaco è un depurativo eccezionale, durante i cambi di stagione o quando si ha voglia di regalarsi un periodo depurazione, foglie e radici sono particolarmente ricche di principi attivi amari che supportano l'azione del nostro fegato, l'organo principe della detossificazione. Ha enormi poteri coleretici e colagoghi, cioè stimola sia la produzione che la fuoriuscita degli acidi biliari dalla cistifellea favorendo in tal modo la digestione dei grassi e l'espulsione del colesterolo in eccesso. Le proprietà diuretiche derivano invece dai flavonoidi e dai sali di potassio, trova quindi impiego nella ritenzione idrica, l'ipertensione e la cellulite grazie anche alla sua seppur minima attività antinfiammatoria.


 Precauzioni d'uso.


Non va somministrata a coloro che hanno avuto problemi di calcoli biliari, può esserci il rischio di scatenare una colica. La bile prodotta in quantità maggiore non potrà fluire nei canalicoli deputati a questo scopo se sono ostruiti da uno o più calcoli. Si manifesteranno così forti contrazioni che cercheranno di forzare labile nel duodeno, scatenando la colica. Se ne sconsiglia anche l'assunzione a chi soffre di gastrite o ulcera peptica, in quanto ricco di principi attivi amari stimolerebbero la produzione di succhi gastrici.